I-CARE EUROPE ODV

I-CARE NETWORK è contro una scienza che “uccide e provoca sofferenza”.

 

La necessità di creare l’associazione I-CARE EUROPE ODV é nata anni fa da vari fattori:

  • I test su animali sono regolamentati principalmente da protocolli internazionali e non possono essere contrastati esclusivamente da progetti soltanto nazionali.
  • Alcuni campi di sperimentazione sono regolamentabili a livello nazionale (es. la didattica universitaria e post laurea) e ci sono nazioni che usano metodi senza animali e altre che non li usano. L’idea della collaborazione internazionale è quella di usare precedenti ottenuti in una nazione per sostituire test con animali in altre nazioni.
  • La possibilità di bloccare varie sperimentazioni porta alla necessità di riabilitare gli animali salvati. Quando il numero di animali diventa troppo grosso, singoli progetti o singoli rifugi possono non essere in grado di farcela per mancanza di competenze specifiche, di spazio o di fondi. All’interno del centro I-CARE si è creato un network collaborativo di tutti i rifugi che, fino a ora, in diverse nazioni, hanno riabilitato e riabilitano animali da laboratorio.

 

Obiettivo del progetto, oggi più forte che mai, è quello di spostare i finanziamenti pubblici e privati.

Attualmente tali finanziamenti vengono dati principalmente alla sperimentazione animale, metodo ottocentesco che non solo non protegge la salute pubblica, ma permette la commercializzazione di sostante inquinanti e pericolose.

Obiettivo del progetto, oggi più forte che mai, è quello di investire in metodologie moderne, di rilevanza umana, che possano, per la prima volta nella storia, proteggere la salute di uomini, animali ed ecosistemi.

Un nuovo approccio, di tipo criminologico, permette di dimostrare alle istituzioni e ai cittadini che i razionali e disinteressati “uomini di scienza”, incarnati dalle multinazionali farmaceutiche e agro-alimentari, sono in realtà spesso spinti unicamente dalla spregiudicata ricerca del profitto a tutti i costi, mentre chi era in passato visto come un semplice difensore degli animali dà prova di autentico senso civico in quanto si batte a difesa della salute umana e contro gli sprechi di soldi pubblici, in primis la Politica Agricola Comunitaria.

Specialisti di I-CARE NETWORK verranno messi a disposizione di centri di ricerca e Università che hanno intenzione di sostituire l’uso di animali con metodi alternativi; la consulenza, assolutamente gratuita, comprende tutti gli ambiti coinvolti in una riconversione, quello scientifico in primis, ma anche giuridico e, soprattutto, economico.

Perché scegliere I CARE EUROPE ODV

Per ottenere questi risultati la nostra associazione fornisce gratuitamente alle università nuove tecnologie avanzate che sostituiscono gli animali da laboratorio.
Gli animali non utilizzati grazie alla sostituzione dei progetti, vengono ceduti alla nostra associazione, che li colloca presso i rifugi del Network I-CARE  e quando possibile vengono dati in adozione.

Il nostro presidente è il dottor Massimo Tettamanti, chimico ambientale e criminologo forense, esperto internazionale di metodi sostitutivi all’ uso di animali.
Facciamo anche attività informativa, spiegando l’inutilità scientifica della sperimentazione animale e promuoviamo i metodi sostitutivi.
I-Care Europe è inoltre impegnata nell’analisi, diagnosi e prevenzione del cambiamento climatico, principalmente nelle correlazioni con le diverse tipologie di scelte alimentari.

Che cosa abbiamo ottenuto in tutti questi anni di attività?
Nel 100% dei casi i progetti da noi finanziati NON hanno fatto alcun uso di animali.
Nel 100% dei casi, i ricercatori che hanno provato e usato i metodi da noi donati NON sono più tornati ad usare animali.
Dunque, ogni progetto realizzato è una svolta nella ricerca scientifica, per sempre.
Complessivamente i progetti di ricerca finanziati dalla nostra associazione hanno comportato un esborso di oltre 150.000 euro.
L’insieme di queste ricerche ci ha consentito di determinare che in tutti i campi della ricerca medica è possibile applicare i metodi tecnologici di nuova generazione, superando per performance la sperimentazione su animali.
Questo risultato è stato sancito da un workshop tenutosi a Pavia nel novembre 2018 a cui hanno partecipato le università di Pavia, la società IVTech, il Caat-Europe della Kostanz University, il CNR di Roma, l’Università di Verona, l’Università di Genova, oltre alla nostra Associazione.
Nel novembre 2018 è stato raggiunto, grazie ai progetti finanziati da I-Care, un punto di svolta nella ricerca medica: è stata pubblicata su “Frontiers in Pharmacology” una review del CNR dove si dice che i metodi Human Relevance possono studiare meglio il cancro di quelli del passato (cioè della sperimentazione animale) e si ringrazia I-Care.

Grazie a questo immenso lavoro, non solo l’Associazione si è fatta carico del salvataggio di 21.117 animali, (dati aggiornati al 24.10.2022) ma ha anche potuto osservare il drastico calo nell’utilizzo di animali da laboratorio negli ultimi 10 anni in Italia, da 865.000 (anno 2008) a 575.000 (anno 2017, dati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale).