Il progetto Hope Horse si pone alcuni obiettivi specifici per il raggiungimento di un cambio di mentalità nel rapporto uomo-cavallo.
Il cavallo è un animale meraviglioso, nobile, forte e potente. Ma in realtà, e questo è il suo problema, è facilmente addomesticabile ed è stato utilizzato dall’uomo in molti modi: come mezzo di trasporto, come arma, come oggetto di prestigio, ecc.
In natura ama passare molte ore in relax a brucare, non ama trasportare pesi, non ama saltare e, ovviamente, non ama essere frustato, avere morsi di metallo in bocca e ferri sotto gli zoccoli.
Ogni cavallo inoltre è un individuo, ha caratteristiche e personalità proprie che derivano dal suo passato, dalla sua storia, dai traumi subiti per mano umana.
Stare di fianco al cavallo, a terra, in una area aperta è una esperienza meravigliosa che ti chiarisce chi sei.
Se il cavallo non è costretto a subire la nostra presenza, non è costretto a starci vicino o ad essere sottomesso, interagirà con l’uomo in funzione delle emozioni, energia e personalità di quest’ultimo.
Ci dirà come siamo in quel momento, ci migliorerà come persone.
Il mondo dell’ippica che ha sfruttato i cavalli in ogni modo possibile ed ora, almeno in Italia, in forte declino, molti allevamenti stanno chiudendo, gli ippodromi sono fortemente indebitati e solo lo stanziamento i denaro pubblico sarà in grado di salvare tale forma di utilizzo dei cavalli che non tiene conto delle loro necessità etologiche basiche.
Per questo motivo riteniamo che sia doveroso:
- assegnare al cavallo lo status di animale d’affezione e, al pari di cani e gatti, sia vietata ogni forma di maltrattamento e/o macellazione;
- impedire che, in questo momento di crisi economica, denaro pubblico venga usato per promuovere forme di maltrattamenti sportivi o circensi per i cavalli o ogni altro animale;
- sostituire l’uso di equidi nei laboratori di sperimentazione animale con metodologie moderne che non fanno uso di animali.
Il progetto Hope Horse, oltre a promuovere la difesa di questo meraviglioso animale dal punto di vista scientifico e giuridico, ha in progetto l’apertura di uno o più centri di recupero di cavalli provenienti da varie forme di maltrattamenti.